Lalla romano e Raffaele De Grada, testimoni della Resistenza (Milano ore 11)

23/04/2016

Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Lalla Romano, Via Brera, 28 - Milano

De Grada

Sabato 23 aprile 2016 ore 11

Lalla Romano e Raffaele De Grada
testimoni della Resistenza

A cura e coordinamento di Antonio Ria

Con Maria Luisa Simone De Grada, Roberto Cenati
Stefano Pizzi, Alessandro Vicario

Alla vigilia della festa della Liberazione (25 aprile) l’incontro è dedicato a due testimoni della Resistenza.

Raffaele De Grada (1916-2010), detto Raffaellino (per distinguerlo dal padre Raffaele, famoso pittore), nota figura di antifascista e di intellettuale, iniziò la sua militanza nel 1938. Arrestato nel ’43 , nei giorni del Governo Badoglio lavorò alla redazione de l’Unità clandestina e, dopo l’armistizio, s’impegnò nelle prime organizzazioni partigiane di montagna. Organizzò in Lombardia il Fronte della Gioventù e nel 1944 passò con lo stesso compito in Toscana, dove fu comandante partigiano e partecipò alla liberazione di Firenze.

Dopo la guerra fu redattore capo della Rai, fino al 1948.  Giornalista per diverse testate, fu titolare della Cattedra di Storia dell’Arte e per anni Direttore dell’Accademia di Brera.

Lalla Romano (1906-2001) fin dall’inizio ha militato nelle file della Resistenza a Cuneo e provincia, aderendo al movimento «Giustizia e Libertà», impegnandosi in particolare nei «Gruppi di difesa della donna». Dedicò proprio a questo periodo il romanzo Tetto Murato (Einaudi 1957), il cui manoscritto aveva vinto lo stesso anno il Premio Pavese per un inedito. Questo aspetto della vita e dell’opera di Lalla Romano è stato recentemente studiato da vari esperti, come Ersilia Alessandrone Perona, Mariarosa Masoero,  Lucio Monaco, Maria Silvia Caffari, con testi pubblicati nel volume Lalla Romano e la Resistenza a Demonte e in Valle Stura (Il presente e la storia, 2013).

Intervento con proiezioni del fotografo Alessandro Vicario sulle capanne-rifugio dei partigiani in Valle Stura, documentate nel volume Le ultime capanne della Valle Stura, con testi di Nuto Revelli e Lalla Romano; introduzioni di Gigliola Foschi e Roberta Marocco (Graphot Editrice 2016).

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti                                           Info 348.5601217